Laura Ghisoni (Biblioteca Comunale Passerini Landi) e Giulio Marconi (ENEA , Casaccia)
L’intervento presenta i risultati del sondaggio a cura del CBN di NILDE “…e questo dove lo trovo?”
e vuole mostrare come tramite NILDE anche le biblioteche pubbliche possono facilmente soddisfare richieste di documenti specialistici che loro non possiedono e le universitarie e specialistiche sì. I risultati del sondaggio fanno ben sperare in questo senso: ampliamento della rete NILDE/ampliamento delle frontiere della cooperazione interbibliotecaria per ampliare l’offerta al cittadino e andare incontro ai suoi bisogni, per offrire un servizio migliore. L’intervento, sull’analisi del sondaggio, dimostra come i vantaggi per le biblioteche siano reciproci: anche le biblioteche universitarie e specialistiche possono beneficiare dei patrimoni delle biblioteche pubbliche e scolastiche.
Questa è un po’ la nostra risposta alla domanda iniziale: sì, l’unione fa la forza nella diversità.
Il sondaggio è stato diretto a due particolari tipologie di biblioteche: le pubbliche e le scolastiche ed in particolar modo a tutte quelle che non sono all’interno di NILDE. Obiettivo del sondaggio, quindi dell’intervento, è stato quello di dimostrare come NILDE, strumento per il DD nato in ambito accademico e di ricerca, sia adattabilissimo anche ad altre istituzioni bibliotecarie. Scopo è anche quello di mostrare come estendere il network NILDE porti vantaggi reciproci, da un lato alle biblioteche universitarie e specialistiche e dall’altro alle pubbliche e scolastiche.
L’intervento segue la struttura del sondaggio suddiviso in due parti: la prima è dedicata alla presentazione della biblioteca che ha risposto al sondaggio, la seconda comprende domande relative alle attività di Document Delivery. Le Biblioteche che hanno partecipato sono state 178 ed il risultato è stato positivo, evidenziando come quasi tutte le biblioteche offrano il servizio di Document Delivery sia in entrata che in uscita (borrowing / lending) e come siano intenzionate a implementarlo anche attraverso NILDE. Altro dato rilevante è il fatto che la maggioranza non applica nessun tariffa al servizio di DD.
Sono quindi presentati i vantaggi di NILDE: unico gestionale per il DD, unica anagrafica condivisa, statistiche, tempi di evasione ridotti al massimo a 2 giorni.
Scarso, solo 14, è stato l’apporto delle scolastiche. Ciò forse è dovuto alla condizione in cui le scolastiche versano. Il dato emerso è stato positivo, infatti più della metà effettua il DD e vorrebbe implementarlo.
Ultimo punto affrontato dall’intervento è relativo ai vantaggi economici di NILDE: a fronte di budget sempre più limitati per gli acquisti librari, l’adesione a NILDE può risultare economicamente conveniente. Infatti una biblioteca non può acquistare tutto, ma può comunque soddisfare le esigenze degli utenti attraverso la condivisione delle risorse delle biblioteche aderenti al network. Inoltre per le biblioteche che entrano per la prima volta in NILDE il primo anno è gratuito e per quelle che in un periodo compreso tra ottobre 2015 – settembre 2016 hanno avuto un DD pari o minore di 25 la sottoscrizione a NILDE è ugualmente offerta gratuitamente.
Le slides di questo e degli altri interventi sono disponibili sul sito dedicato a NILDE per la scuola e le biblioteche pubbliche
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