"Nessuno educa nessuno, nessuno si educa da solo, gli uomini si educano insieme, con la mediazione del mondo" Paulo Freire

mercoledì 24 agosto 2016

Ferragosto all'IFLA 5. Sessione sulle biblioteche biomediche

La sessione delle biblioteche biomediche si è tenuta mercoledì mattina con il titolo
From Action to Impact: health information professionals connecting communities - Health and Biosciences Libraries.

Il titolo della sessione aveva un forte orientamento verso il lavoro delle biblioteche che, in qualche modo, si interfacciano con i pazienti. Sono stati presentati 4 interventi relativi a esperienze rivolte ai pazienti.
Praba Naidoo, University of KwaZulu-Natal, South Africa, ha presentato un intervento dal titolo "Connecting Communities: from the Librarian to the Dietician to the Patient". Ha riportato l'esperienza del ruolo del dietista nell'informazione ai pazienti diabetici. In Sudafrica ci sono 11 lingue ufficiali e diverse etnie. Molte persone malate hanno pochi mezzi di sostentamento e scarsa cultura, oltre a parlare poco l'inglese. Il ruolo di intermediazione del dietista può migliorare l'efficacia della terapia standard. L'intervento può essere letto al link http://library.ifla.org/1352/1/167-naidoo-en.pdf.
Sempre in tema di biblioteche orientate al paziente, l'intervento di Erica Lake, University of Utah, United States su "MS Buddy: Connecting Utah Multiple Sclerosis Patients through an Innovative iPad Service". Purtroppo non è disponibile il full text dell'intervento. Il servizio è molto innovativo e, ora che è disponibile per i pazienti malati di sclerosi multipla, può essere riadattato per altre patologie, come l'Alzheimer ad esempio.

L'intervento di Dijana Sabolović-Krajina, della Public library "Fran Galović" in Koprivnica in Croatia, ha per titolo "Collaborative programs in the public library: a way to encourage access to health information". Riguarda un progetto di comunicazione e di divulgazione di informazioni sulla salute, rivolte agli abitanti del comprensorio in cui è situata la biblioteca pubblica, in collaborazione con esperti nel settore sanitario. L'obiettivo è la promozione e la prevenzione della salute, attuata anche attraverso la collaborazione della biblioteca pubblica, in assenza di altre strutture specializzate. Per una lettura dell'intervento, è disponibile il full text al link http://library.ifla.org/1364/1/167-sabolovic-krajina-en.pdf

L'intervento di Illekuttige Kusala Lakmal Fernando, dell'University of Ruhuna, Mahamodara in Sri Lanka, dal titolo "Public-Clinical Health Literacy Mediator (PCHLM) model: Leveraging Health literacy through Medical Library collaboration" ci ha ricordato come, in alcuni paesi come lo Sri Lanka, una enorme fetta della popolazione sia in un fortissimo stato di arretratezza culturale che rende inutile l'uso di strumenti come internet per la disseminazione delle informazioni. La figura del mediatore di informazioni sanitarie svolge  un ruolo importantissimo, per tradurre a persone semianalfabete il significato di concetti specializzati. Tuttavia le giovani generazioni usano gli smartphone e i computer ed è attraverso di essi che in futuro potranno essere perseguite altre forme di divulgazione. Non è disponibile il full text del documento.

L'intervento di Mary White, della Global Public Health Library, United States, dal titolo "Creating the picture together: a process model for conducting bibliometrics analysis at an academic health sciences institute" tratta di una tematica vicina alle esigenze delle biblioteche accademiche e di ricerca: la valutazione della ricerca. L'intervento ha spiegato lo sviluppo del progetto che ha portato una rete di biblioteche sanitare americane a sviluppare un piano comune di valutazione bibliometrica, attraverso strumenti forniti da Elsevier e Thomson Reuters, e ha quindi messo a disposizione dei propri utenti ricercatori i risultati, che potranno essere utilizzati, ad esempio, per futuri finanziamenti.


Elena Bernardini

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