Nel documento vengono affrontate le implicazioni dei diritti di riproduzione soprattutto nell'utilizzo dei mezzi di comunicazione contemporanei (il web e i social network in prima istanza).
Interessante però è anche l'attenzione che viene posta al ruolo delle biblioteche e dei centri di cultura, che nella legislazione sul Copyright trovano posto nell'ambito delle eccezioni e limitazioni. Sino ad ora tali eccezioni, non essendo obbligatorie, sono state variamente interpretate dai diversi governi. E' ormai necessaria una politica comune che renda obbligatori questi ambiti di eccezione.
Si leggono, inoltre, nel lavoro di Julia Reda una serie di proposte che valorizzano l'open access, invitando i governi europei ad aprire oltre i confini del proprio stato i collettori istituzionali di documenti (national silos) e a rendere il più possibile libero l'accesso alle pubblicazioni governative stesse.
Contemporaneamente è stato pubblicato il Copyright Manifesto di C4C (Copyright for Creativity), una rete di associazioni che include, tra gli altri, AIB ed EBLIDA. Nel Manifesto vengono riprese molte delle proposte fatte nella mozione Reda, in particolare il punto 2 richiama espressamente la necessità di creare regole di eccezione al copyright comuni e condivise da tutti gli stati dell'Unione Europea.
E' la prima volta dal 2001 che questi argomenti sono oggetto di ridiscussione, evidentemente le questioni collegate al copyright sono sempre più rilevanti ed amplificate.
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